Storie di pazienti
I pensieri positivi mi hanno aiuatata a guarire
Oggi la 68enne Béatrice Meier Mösli di Volketswil è di nuovo piena di vita. Nel 2014 in seguito alla diagnosi di «leucemia mieloide acuta» ha ricevuto una donazione di cellule staminali del sangue. La forza che le infondevano i pensieri positivi la ha aiutata ad attraversare questo periodo difficile.
Nel gennaio 2014, quando le è stata diagnosticata la terribile malattia, a Béatrice è crollato il mondo addosso. Dopo tre chemioterapie la leucemia è regredita. L’unica possibilità di guarigione era un trapianto di cellule staminali del sangue. Ha avuto fortuna: in breve tempo è stato trovato un donatore compatibile. Oggi, oltre quattro anni dopo il trapianto, Béatrice sta «molto bene» e non deve più assumere medicamenti. A parte qualche piccola restrizione conduce una vita normale. Può anche continuare la sua passione, l’equitazione.
Gratitudine per la donazione
Conscia di quante persone stiano vivendo una simile sorte, Béatrice vive oggi in modo più consapevole. «Le cose che un tempo mi facevano arrabbiare, ora le prendo più alla leggera», dichiara. La gratitudine di essere ancora in vita è immensa. «Penso spesso al mio donatore e spero che stia bene». Trascorre momenti felici in particolare nella natura e si rallegra delle «piccole cose».
Forza dei pensieri positivi
Béatrice si ricorda ancora bene il lungo periodo passato nella camera di isolamento quando aveva molto tempo per pensare. «Per me l’importante era la speranza e la fede che sarei guarita». All’ospedale la ha aiutata molto questo motto che ha scritto lei stessa: «I pensieri positivi sono come ali, mi portano verso i miei obiettivi».
Ha decorato la sua camera di ospedale con molte foto che le ispiravano pensieri positivi. «Mentalmente mi immaginavo sempre di guarire». La faceva sentire bene anche stilare un elenco di cose che avrebbe fatto quando sarebbe uscita dall’ospedale e ritornata sana. «Ne ho messo in atto molte, ad altre ci sto ancora lavorando», sorride Béatrice.
La vitalità positiva dell’imprenditrice è tangibile. È suo desiderio infondere coraggio anche alle altre persone malate. E si rivolge a tutte le persone sane: «Leggete il sito di www.trasfusione.ch e registratevi! La leucemia può colpire chiunque, a qualsiasi età. È importante che un maggior numero possibile di persone si registri.» E ringrazia di cuore tutte le persone che lo hanno già fatto.